La raccolta differenziata, questione di mentalità

Pubblicato il da fraberuby

La raccolta differenziata è ormai al centro dei programmi di quasi tutti i comuni, ma noi italiani abbiamo veramente tutti la mentalità adatta per fare la raccolta differenziata?

Una larga maggioranza di comuni italiani pubblicizza oggi la raccolta differenziata vantando percentuali di raccolta più o meno elevate. Alcuni comuni, generalmente quelli più piccoli, offrono un servizio di raccolta porta a porta, altri mettono in campo numerosi contenitori per ogni tipo di rifiuto. Ma queste differenziazioni e una mentalità non sempre predisposta, da Nord a Sud, al piccolo sacrificio di separare i rifiuti fanno si che una scelta di vita così importante sia ancora un vanto per gli amministratori e non la semplice normalità.

Troppe volte le persone, specialmente in estate, abbandonano l'idea di raccogliere le parti umide per tenerle in casa in attesa della raccolta porta a porta e troppe volte attendere il giorno giusto per esporre il contenitore giusto fa fatica. Noi italiani siamo un po' così... Vantiamo gli altri stati per la raccolta differenziata e poi dimentichiamo di farla perché la vera raccolta non è quella porta a porta dove si è quasi obbligati, ma è quella dei contenitori dove nessuno controlla, nessuno verifica, ma tutto funziona. Forse perché manca un incentivo economico che normalmente muove noi italiani.

Pensate cosa potrebbe accadere se la tassa sui rifiuti fosse direttamente proporzionale alla percentuale di raccolta differenziata comunale o meglio ancora se si potesse fare un controllo per nucleo familiare. Allora l'incentivo in euro sarebbe sicuramente utile, purtroppo più utile della vera ricchiezza che la differenziata porterà: un futuro pulito per i nostri figli e i nostri nipoti e magari anche per noi.

Da un punto di vista di classifiche, con i dati che vengono forniti ogni anno nell'ambito della campagna dei comuni "ricicloni", possiamo affermare che in Italia soltanto un comune su sei supera il 60% di raccolta differenziata e può pertanto definirsi "riciclone".

Fra le zone più virtuose il Veneto ed il Trentino Alto Adige. Si deve scendere addirittura al 45° posto della classifica per trovare un comune che non appartenga a una delle regioni citate. Il primo comune è Ponte delle Apli (BL) che vince per il secondo anno consecutivo. Ancora lontano dal risultato le grandi città con Milano e Torino ferme rispettivamente al 35% e 42% con punte però er Torino del 60% dove la raccolta è porta a porta a riprova di quanto sopra evidenziato. Bocciate Roma e Napoli.

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